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Lui & Lei

Far godere una donna


di conterob
29.09.2013    |    9.799    |    2 7.8
"” Ti tel stasera” esco vado via..."
Era una di quelle estati veramente calde, dove l’unico pensiero era finire di lavorare e andare a fare un bel tuffo a mare .Siamo alla fine di luglio2003 e con il finire del mese finivano anche i pomeriggi passati a sgobbare in palestra, ormai e’ quasi vuota, tutti preferiscono fare sport all’aria aperta. Anche io decido di finire la settimana e non andarci più. La settimana con tutto quel caldo sembra interminabile. Il lunedì inizio la settimana con entusiasmo rinnovato, già pregusto il pomeriggio, sono organizzatissimo, appena finisco di lavorare prendo la moto e subito imbocco la strada per il mare, ho proprio il desiderio di non fare niente, c’e’ una scogliere niente male dove si può stare in completo relax , dove si va in completa solitudine e si possono fare conoscenze fruttuose. Il sole il caldo diventa un pochino fastidioso, e poi dopo solo un giorno di mare, neanche a dirlo, già mi annoio , cosi prendo tutte le mie cose e decido di regalarmi una corsettina di defaticamento, tanto per non perdere la forma. Lungo il porto mentre corro mi sento chiamare “Roberto , Roberto”, giro lo sguardo e vedo correre verso di me in tenuta ginnica una ragazza molto atletica. Non sono del posto ci lavoro e basta, conosco poche persone, quindi penso proprio di non conoscerla, avendo poi il sole frontalmente non distinguo i lineamenti ma solo la siluette. Arrivata vicinissimo resto un attimo spiazzato, e’ Elena!!!La mia vicina di step in palestra!!! “Ciao esordisco”, sono molto contento di poter scambiare qualche parola con un volto familiare. Dopo i convenevoli di “ciao come stai” decidiamo di continuare la corsetta insieme. Elena e’ una gran donna, più grande di me di circa 7 anni(non ricordo bene), alta 1.75, mora capelli corti, seno piccolo, figura asciutta e longilinea, fianchi leggermente accentuati movenze leggiadre. Correndo ogni tanto mi scappa l’occhio sul seno, cerco di non fissarlo ma e’ come ipnotico, ad ogni passo dondola leggermente, mi domando come saranno sode!!!,mi viene voglia di toccarle, sono infastidito!!!! sento un’erezione che la corsa stenta a lasciare libera, gli slip mi forzano il glande ed alcuni peli si sono incastrati nel glande che vuole scoppiare avverto un leggero pizzico. tra me e me forse era meglio solo cosi non avevo questa distrazione, ad ogni suo passo guardo le cosce, il minuscolo short le lascia tutte scoperte e vedo come il quadricipite ad ogni passa si delinea. Mi eccito sempre più. Ogni tanto qualche passante ostacola il percorso, cosi io faccio un piccolo scatto per procedere di fila, ma ad un certo punto lei mi anticipa e cosi mi ritrovo a fissare un culo perfettamente delineato, cerco di capire se porta gli slip, ma e’ solo un attimo, vedo subito le cuciture del suo peri, adesso si fa più dura. L’oretta di corsa passa veloce tra l’eccitazione e la voglia di starmene da solo per sentirmi libero, non ho voglia di avere storie, non ho voglia di stare dietro una donna , mi voglio godere le ferie che a breve stanno per arrivare. Finito tutto ci salutiamo, un ciuffo di capelli gli si e’ incollato sul collo, mi meraviglio come alcuni particolari a volte si focalizzano nella mente, nel chinarmi a baciarla con i polmoni aperti non posso fare a meno di sentire il suo odore di femmina, vorrei andare ad odorare l’incavo dell’orecchio (non so come mai abbia avuto questo desiderio) , mi trattengo. sono combattuto tra me. Lei capisce, mi anticipa e mi domanda se qualche volta non si può andare al mare insieme o fare un giro in moto, solo la domenica mattina che non lavora oppure tutti i pomeriggi dopo le cinque. Baci e abbracci, gli dico che ci sentiremo. Ho il suo numero di cellulare, la settimana scorre tranquilla, e sono fermamente deciso a non telefonare, non voglio complicazioni, poi penso a quel pomeriggio , penso all’eccitazione e la mia fermezza vacilla. Sabato sera si conclude con una birra e qualche collega, e ancora non ho telefonato. Domenica mattina ore sette sono già alzato, una pulitina alla moto, zaino pronto e deciso a non telefonare sono come ipnotizzato, prendo il Tel e chiamo, una voce immersa nel sonno mi risponde dopo un paio di squilli, “Elena vado a Porto Venere, vuoi venire??se mi spieghi dove abiti ti passo a prendere, ………si sono le sette……..ok tra un’ora passo, prepara casco e costume”
Davanti al portone mi dico che mi faccio dei film, che anche lei a voglia di un bel tuffo nell’acqua fresca del mattino, e che siamo come due vecchi amici che trascorrono insieme una bella mattinata di estate.
Esce con occhiali da sole, capelli praticamente ingestibili (sono veramente corti), canotta, short e casco, non mi dice ciao, ma semplicemente “senti un po’ , telefonarmi ieri sera no è!!!” un bacio volante e salta dietro!si allaccia il casco, sorride raggiante “sono pronta puoi partire quando vuoi”, letteralmente si incolla dietro di me, passandomi una mano sulla vita, e l’altra accanto al collo, appoggia la testa sulla mia palla e andiamo diretti. La giornata e’ bellissima, non c’e’ nessuno in giro, poche macchine, ed io vado veramente piano, nonostante ciò lei mi stringe forte, sento il suo respiro sul collo, sento il suo seno sodo che preme la mia schiena, ma soprattutto sento le sue cosce che mi stringono in continuazione sui miei fianchi. Sento di nuovo l’eccitazione salire, mi lancia chiari messaggi, faccio finta di niente; arrivati in spiaggia , scelto il posto sistemiamo i teli, io subito in costume mi sdraio, lei mi sussurra “spero non sia un problema per te, ma io a mare resto solo in perizoma”, giro gli occhi ed ho di fronte due tette al vento, birichine ed impertinenti, lei e’ bianca come il latte e sulle tette vedo spiccare delle venuzze , i capezzoli sono rilassati ma già abbastanza grossi intorno ad un’areola rosa candido, perizoma verde militare molto sgambato, incomincia a spalmarsi di olio solare, prendendo entrambi i seni e con movimento circolare li olia x bene, sono lucidi , umidi, sembrano diventare sempre più grossi. Il mio pene adesso scoppia!!!!mi passa l’olio , si mette a pancia sotto “Roby mi passi l’olio dietro”, incomincio dalle spalle e olio x bene tutta la schiena, adesso ho voglia di giokare anche io, lei si e’ dichiarata adesso lo faccio anche io, arrivata all’altezza dei seni allungo le dita e gli sfioro delicatamente la parte esterna delle tette, guardo con attenzione pronto a captare una qualche reazione, ma lei e’ immobile, non dice niente, il suo corpo la tradisce, nelle gambe vedo un po’ di pelle d’oca, la voglio stuzzicare, cosi scendo lungo i fianchi “con questo costumino stasera avrai le chiappe rosse” e incomincio ad oliare i glutei. movimenti circolari passando dai fianchi, dopo un paio di passaggi gli allargo leggermente le chiappe, vedo la pelle scura intorno all’ano, lei sempre silenziosa si lascia stuzzicare. Dividiamo un mp3 e ci facciamo baciare dal sole, il mio pene si e’ rilassato e posso stare a pancia su finalmente, ma lei non mi da tregua; “facciamo il bagno” cosi si va in acqua che e’ freschissima, mi distrae e mi rilassa, faccio un paio di bracciate , torno mi siedo accanto sempre nell’acqua, lei fulmineamente si sposta e si siede davanti a me, mi prende le braccia e si cinge la vita, spinge il suo bacino contro il mio, non può non sentire il mio cazzo che riprende vita, appoggiato alla sua schiena, alzo leggermente gli avambracci fino a toccare le tette, sempre non facciamo parola, e un gioko tacito, eccitante, ma nessuno dei due ancora vuole finire questo corteggiamento. La mattinata vola via tra massaggi d’olio (non gli ho mai oliato le tette ma solo la schiena , allargando ancora con più forza le chiappe), bagni, strusciamenti , confidenze!, alle due accaldati ci rivestiamo prendiamo una bibita e prendiamo la strada verso casa. In moto si incolla come un francobollo, stringendo le gambe sempre fortissimo, il suo braccio che prima passava accanto al collo adesso e dentro la mia maglietta, sempre dal lato di sopra e mi da pizzichi nel capezzolo, ne ride divertita!il mio cazzo scoppia!!!!!!
A casa in maniera semplice e naturale mi invita a salire, non me lo faccio ripetere, ma ancora voglio giocare, ormai mi diverto, sono eccitatissimo.
Divanizziamo, …..si avvicina, ……..ci tocchiamo appena sempre in maniera vaga, le nostre gambe sono a contatto, mi invita a rilassarmi, sento che ha una voglia pazza di fare sesso, anche io ho voglia, ma voglio che questa sensazione mi accompagni ancora un poco, con fare furbo mi svincolo , mi alzo e gli dico che ho un impegno che non posso tralasciare.” Ti tel stasera” esco vado via.
Torno a casa, voglio essere desiderato, cosi come io desidero lei, vado a correre con calma, mi faccio una docciona fredda, mangio e alle undici di sera gli telefono. “ciao che fai Elena?ti va di fare un giro??...dove ci vediamo?..si ti passo a prendere tra una mezzoretta”. Suono al portone , “Roby sali, secondo piano, si e’ fatto tardi stiamo un po’ in veranda”, il gioco ricomincia, entro in casa; un bel bicchiere d’acqua fresca e siamo in veranda che chiacchieriamo come se niente fosse, lei indossa una camicia larga e pantaloncini, abbigliamento da casa comodo, io jeans e una camicia sagomata. Siamo come due magneti, ma non facciamo trapelare l’eccitazione, aspettiamo la mossa dell’altro, le sue labbra sono umide, sento che il suo odore e’ cambiato, nessuno fa’ la prima mossa, fin quando gli dico ” la spalla mi fa un po’ male stasera” (era vero, avevo preso una brutta caduta), lei prende la palla al balzo “vieni ti faccio un massaggio”. Mi accompagna nella sua stanza, ha già messo un pareo sopra una lampada a muro, accende 2 candele “per rilassarti” mi dice, mette su una musica strumentale da yoga , io mi accomodo tranquillamente a pancia sotto senza maglietta e con il jeans aperto ma indossato. Sento che si mette a cavalcioni sopra il mio culo e incomincia a massaggiarmi con un olio di mandorle, il profumo e’ buonissimo, le sue mani sono morbide, mi rilasso da morire, “sono passati 10 minuti , adesso tocca a me” si alza, il tempo di girarmi la vedo alzata si toglie camicia e pantaloncini “già mi hai visto a mare stamattina…..resto in perizoma”, resta col perizoma bianco e si butta sul letto, mi tolgo i jeans “mi hai già visto in costume, quindi…” resto in slip e mi metto io a cavalcioni sul suo culo, stavolta il massaggio e’ lento, cerco i nodi della cervicale, ne trovo un paio… li sciolgo, salgo al collo e incomincio a massaggialo lentamente, gli accarezzo i fianchi molto lentamente, il suo bacino incomincia a muoversi, gli massaggio tutta la zona lombare, i fianchi, sempre a cavalcioni mi metto un po’ più sotto, passo ai glutei, sono in piena erezione, la voglio x me!, massaggio molto i glutei, si rilassa, appoggio il mio petto sulla schiena, strofino il mio mento nel suo collo, le dico piano se questo massaggio e’ di suo gradimento, “sih miii piace” sussurra pianissimo ed alza il culo verso il mio cazzo che vuole uscire fuori dagli slip, la giro piano e incomincio a massaggiarle i piedi, li olio abbondantemente, incomincio dalla pianta, poi pian piano, salendo dalle caviglie una per volta gli massaggio le gambe, ormai e’ eccitantissima, ha gli occhi chiusi e si inumidisce di tanto in tanto le labbra. Non ho per niente voglia di correre, la voglio bagnata, voglio che goda ogni istante, salto la zona pubica ancora col perizoma indossato, mi verso una quantità abbondante di olio nelle mani, le sfrego energicamente per riscaldarlo , voglio che senta le mie mani come brace, e incomincio dalla pancia, salto il seno e accarezzo il decolté, piano sempre tutto molto lentamente, ho voglia di lei, ma resto concentrato, aspetto il momento adatto, muovo leggermente il bacino voglio che senta la mia eccitazione, si morde un labbro e allora scendo veloce alle tette!!!ne prendo una per mano, sono perfette, mi riempiono tutta la mano, “aaaaooooo” le scappa, anche qui vado sempre piano, ancora non ho giocato con i capezzoli, massaggio tutta la tetta, tutte e due contemporaneamente, il suo bacino prende vita, adesso non si ferma più!!!siamo sempre con l’intimo e il mio cazzo scoppia!mentre massaggio le tette pian piano allento la presa, con i palmi gli stuzzico i capezzoli, sono diventati durissimi, Elena emette dei piccoli mugoli, vedo che e’ completamente in estasi, e’ pronta, ed io voglio prenderla. Abbasso la testa e incomincio a succhiare un capezzolo, lei mi prende la testa e la tiene li ferma, mi spinge la testa sulla tetta con fermezza, poi mi tira dai capelli e la sposta sull’altra, stiamo per perdere il controllo entrambi, e da un giorno che ci stuzzichiamo, mi mette una mano sul petto , mi sposta e mi tira giù gli slip, il mio cazzo finalmente esce fiero ed eretto, tolgo il suo perizoma, ha un triangolo nero ben disegnato, siamo entrambi in ginocchio sul letto , ci baciamo, la sua bocca e’ piena di saliva, e’ eccitatissima, metto la mano a conchiglia sotto, cerco il suo clitoride, e’ durissimo, mi faccio strada nella sua fica allargandola dolcemente, le mie dita scivolano sui suoi umori, mi bagno il medio e risalgo sul clitoride, lo massaggio dolcemente, prima da un lato poi dall’altro, poi unisco medio indice anulare , li metto sopra e incomincio a farli vibrare “aaaaaaaa” scappa un altro piccolo mugolio, e’ totalmente abbandonata, lei di suo mi massaggia il pisello, con il palmo della mano lo accarezza, sale e scende, non proprio come una sega, ho la cappella tutta bagnata, lei si unge la mano e mi bagna tutta la lunghezza del pene, so che e’ pronta, prima di prenderla vorrei baciarla sotto, ma abbiamo troppa voglia, ci sdraiamo, sono in mezzo alle sue gambe, ha le gambe larghissime, mi prendo giusto appunto un altro attimo, sono in ginocchio con la cappella sul suo clitoride, con la mano tengo la mia asta, e faccio passare la cappella dal clitoride all’entrata della vagina, entro giusto appunto un paio di centimetri, poi esco e lo strofino sul clitoride, ripeto un paio di volte “Elena dimmi che mi vuoi”, “siiiiii, ti vogliooooo, presto, dai entra, prendimi…. muoio” , mi faccio scivolare sul suo petto ed entro la cappella, e’ bagnatissima, ma non la voglio graffiare, entro piano , centimetro dopo centimetro, ogni qual volta sento un po’ di resistenza, esco un attimo, mai tutto pero, e poi rientro, sempre tutto molto dolcemente, fin quando sono dentro tutto, sento che e’ eccitatissima, e’ stretta, mi muovo lentamente, si lamenta piano, mi tira i capelli verso le tette, succhio e mi muovo, la sua figa si rilassa, si allarga, il ritmo aumenta, incomincio a pomparla, mi devo fermare ogni tanto, dopo un giorno di erezione sento che non ho molta autonomia, alterno grossi colpi di reni a movimenti lenti in cui prendo fiato, ormai lei e’ fuori controllo, quando rallento alzo il bacino e lei allora incomincia a cercarmi, si inarca per avere la piena penetrazione, cerco una posizione dove posso controllarmi meglio altrimenti vengo dopo 5 minuti, le devo bloccare il bacino che ogni volta che si muove mi fa arrivare quasi, le alzo le gambe e appoggio i suoi polpacci sulle mie spalle, in questa posizione ha la fica un po’ più stretta ma si muove di meno, e cosi bagnata e larga che neanche sembra che abbia le gambe chiuse, continuiamo cosi, mi muovo , gli accarezzo le gambe, gli mordicchio il collo piede, mordo i polpacci, le caviglie, massaggio i piedi, sono in estasi, sto godendo da matti, lei non ha più freni e’ un continuo “oooo si” “bellooo, mi piace….si cosi, continua” sono quasi al capolinea, allargo le gambe e mi tuffo su di lei, sempre in penetrazione, “sono vicino, vengooo,” gli dico quanto mi piace , quanto mi eccita, quanto godo a sentire la sua fica larga e bagnata, quanto l’ho desiderata tutto il giorno, accelero il ritmo contraendo sempre gli addominali per non venire dentro, gli do gli ultimi colpi di reni fin quando uscendo scarico sul suo monte venere un giorno di accumulo di sperma!!!che goduria, mi appoggio sopra chiudo gli occhi, sono soddisfatto ma non appagato!”hai sonno Robby? “ “no perché”” sei meraviglioso, un break di 5 minuti, che poi voglio godere ancora”………………….
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